CASA DELLA SOLIDARIETA'”LA ROSA BLU”

1) Premessa del progetto “La Rosa Blu”

La Rosa Blu è il fiore simbolo dell’ANFFAS Onlus, la maggiore associazione a livello nazionale e regionale che tutela i diritti delle persone con disabilità (e loro familiari),intellettiva e relazionale, promuove e gestisce servizi socio-sanitari per la loro cura, assistenza ed inclusione sociale.

L’Associazione Locale ANFFAS ONLUS Centro Lario e Valli di Menaggio, opera nel territorio della Provincia di Como ed in particolare nell’ambito dei 50 Comuni afferenti alle Comunità Montane Lario Intelvese e Valli del Lario e del Ceresio. Dal 1973 promuove e gestisce direttamente dei servizi socio-sanitari. Negli anni ha collaborato a ricreare positivi sbocchi assistenziali ed occupazionali per oltre un centinaio di persone disabili, contribuendo ad inserirli nel CSE (ora CDD) di Porlezza (già Tremezzo), nella Cooperativa Sociale Azalea di Mezzegra e nella Residenza Sanitaria assistenziale per Disabili (RSD) “ANFFAS Residence” di Grandola ed Uniti nel Centro Multiservizi La Rosa Blu di Grandola ed Uniti, oltre che nei servizi domiciliari gestiti da ANFFAS sul territorio.

ANFFAS è inoltre socio fondatore della Cooperativa Sociale La Rosa Blu – Grandola che promuove l’inserimento lavorativo di persone con disabilità o in disagio sociale e della Fondazione La Rosa Blu che raccoglie fondi a sostegno delle varie attività.

Dal settembre 2001 gestisce a Grandola ed Uniti RSD che ospita 24 disabili gravi, privi del sostegno familiare, in convenzione con le due Comunità Montane e per conto dei 41 Comuni che esse rappresentano, ed è accreditata dalla Regione Lombardia mediante contratto con l’ASL Provinciale di Como.

In pochi anni i 24 posti letto della RSD sono stati tutti occupati e da tempo vi è una lunga lista di attesa di altri disabili, che avrebbero bisogno di essere accolti in una nuova struttura dove sia garantito loro un futuro sereno, togliendo ai rispettivi genitori e parenti stretti l’angosciante preoccupazione del “dopo di noi” per i propri figli o nipoti.

In aggiunta a ciò si è riscontrata, negli anni, la necessità di disporre di differenziati e mirati servizi, diurni, ambulatoriali, domiciliari e residenziali rivolti a persone disabili e più in generale a persone in situazioni di disagio sociale.

Le Famiglie Socie dell’ANFFAS, sensibili e coinvolte in queste problematiche, si sono quindi attivate fin dal 2007 per poter realizzare, su un terreno di proprietà, una nuova struttura socio-sanitaria, denominata Casa della solidarietà “La Rosa Blu”, caratterizzata da diverse unità di offerta sociali e sanitari, tutte conformi alle disposizioni regionali, e comprendente; sui 4 livelli abitativi i seguenti servizi, progressivamente attivabili:

 

  • piano terra:
    • cucina e lavanderia/stireria centralizzate aperte anche all’esterno;
    • magazzini e depositi merce;
    • reception e sala d’attesa con bar;
    • palestra e piscina ludico-ricreative con ingressi autonomi, aperte a tutti e particolarmente a persone disabili, scolaresche, anziani per ginnastica dolce, persone con necessità di riabilitazione post-traumatica e post-ospedaliera.
  • piano rialzato:
    • 5 minialloggi con cucinetta, soggiorno, servizi e 2/3 posti letto (in totale 14) per disabili autonomi e nuclei familiari disagiati;
    • sale ricevimento, ambulatori, uffici;
    • laboratorio ergoterapico diurno (CSE/SFA) per 20 persone disabili medio-lievi o persone in situazione di disagio sociale anche con necessità di percorsi protetti di reinserimento lavorativo che possono usufruire anche di ampi spazi e serre esterne per la coltivazione di verdure, ortaggi e fiori (progetto sperimentale);
    • sala da pranzo e ristorante self-service anche per avventori esterni, feste e ricorrenze civili e religiose;
    • micronido aziendale per 10 bambini da 6 mesi a 3 anni, con spazio verde coperto esterno dedicato.
  • primo piano:
    • residenza sanitario assistenziale per disabili (RSD) graiv-gravissimi con 7 camere a 2 posti letto, con servizi e bagno assistito, sala da pranzo e soggiorno per persone fragili inserite i progetti sperimentali;
    • comunità alloggio socio-sanitaria con 7 camere a 1/2 posti letto con relativi servizi, sala da pranzo e soggiorno per persone disabili medio-gravi, anche turisti che possono usufruire di nostro servizio di trasporto assistito con 5 pulmini attrezzati per gite in zona;
    • ambulatori, locale controllo notturno, tisaneria.
  • secondo piano:
    • RSD per persone disabili e/o con patologie sanitarie differenziate anche per progetti sperimentali (es. persone in stato vegetativo, o persone con disturbi dello spettro autistico, oppure demenze, o gravi disabilitià (es. SLA, sclerosi multipla, corea di Huntigton, gravi distrofie, miopatie, ecc.) con sala soggiorno, sala da pranzo, 7 camere a 2 posti letto e relativi servizi;
    • RSD per disabili anziani con 7 camere a 2 posti letto, servizi, sala da pranzo e soggiorno, palestrina, impianto di ossigeno centralizzato;
    • ambulatori, locale controllo notturno, tisaneria.

 

2) Le principali motivazioni della proposta di realizzazione della “Rosa Blu”

  1. Mancanza di posti letto per disabili gravi o gravissimi, privi del sostegno familiare.
  2. Totale assenza di posti letto per disabili medi o lievi, desiderosi di autonomia dalla famiglia, da ospitare in minialloggi o comunità alloggio socio sanitarie.
  3. In loco, insufficiente presenza di strutture alberghiere in grado di accogliere in ambienti adatti turisti disabili che abbisognano di particolari assistenze.
  4. Carenza di opportunità di integrazione lavorativa per disabili disoccupati. Il territorio Centro/Alto Lariano è costituito da 50 Comuni, di cui più di 40 di dimensioni minime, dispersi in centinaia di frazioni collocate all’interno delle vallate, prive di un tessuto produttivo e con la popolazione attiva spesso costretta ad un impegnativo frontalierato verso la Svizzera o ad un pendolarismo su Como e dintorni.
  5. Scarsità di offerta formativa professionale per persone disabili o “soggetti fragili”, che abbisognano di adeguati laboratori ergoterapici diurni connessi a progetti di educazione e formazione professionale personalizzata, in base alle reali capacità psico-fisiche dei disabili/soggetti “fragili”.
  6. Esaurimento, da molti anni, dei posti disponibili nell’attuale RSD ANFFAS Residence e conseguente allungarsi della lista di attesa di disabili che le famiglie hanno difficoltà a mantenere in casa.
  7. Evitare il ricorso a strutture residenziali lontane dal nostro territorio, spersonalizzanti (anche per le loro, spesso, grandi dimensioni) ed emarginanti per la lontananza dalla famiglia e dai luoghi d’origine.
  8. Dare una risposta tranquillizzante alle famiglie non più in grado di occuparsi del proprio congiunto disabile per “il dopo di noi”, anche con graduali inserimenti temporanei di sollievo.
  9. Permettere a mamme lavoratrici di mantenere le proprie occupazioni professionali, garantendo un adeguato accudimento dei loro bambini.
  10. Permettere la realizzazione di una serie di economie di scala, avendo a disposizione un’unica Direzione generale, amministrativa e sanitaria, con uno staff di personale specializzato amministrativo, medico-sanitario, educativo, assistenziale, riabilitativo ed addetto ai servizi, ed una serie di attrezzature sanitarie e servizi di supporto (lavanderia e cucina) che potrebbero essere utilizzate in comune, razionalizzandone l’utilizzo e, soprattutto, creando circa almeno 65 posti di lavoro ex novo per l’assistenza, la cura e l’integrazione di oltre 50 disabili residenziali e 15 diurni, (oltre a 10 bambini nel nido) provenienti in prevalenza dal territorio della provincia di Como.

3) Le aspettative e le richieste delle Famiglie dell’ANFFAS ONLUS Centro Lario e Valli

Per l’ottimale funzionamento del Progetto “La Rosa Blu” le famiglie dell’ANFFAS si rivolgono alle forze politico/amministrative imprenditoriali/economico/finanziarie e sociali/sindacali locali e provinciali, regionali per chiedere un aiuto concreto.

A seguito del decentramento delle competenze regionali, in materia di sanità ed assistenza sociale e l’istituzione della prassi dell’accreditamento da concedersi esclusivamente alle strutture conformi alle vigenti normative regionali, la nostra Associazione Locale ANFFAS Onlus Centro Lario e Valli, in collaborazione con Cooperativa Sociale, la Fondazione La Rosa Blu ONLUS e la Organizzazione di Volontariato Centro Lario e Valli, si è impegnata con notevole sforzo organizzativo e soprattutto finanziario per realizzare questa opera che eleverà socialmente una delle zone più periferiche della nostra Regione. Ciò con il parziale aiuto di Regione Lombardia, Provincia di Como, Fondazione CARIPLO, Fondazione delle Comunità Comasche, Aletti Trust-Fondazione Volpati, Enel Cuore ONLUS e con l’accensione di un rilevante mutuo presso la filiale di Menaggio di Intesa San Paolo e Banca Prossima (ora Banca Intesa).

4) Apertura La Rosa blu

I primi ospiti residenziali sono stati inseriti nel novembre 2017 suddivisi fra le unità d’offerta residenziali tuttora funzionanti:

  • RSD;
  • Comunità Alloggio;
  • Minialloggi

Tra il 2018 ed il 2019 è stato sperimentato temporaneamente il progetto relativo al servizio di Formazione all’Autonomia diurno e sono stati aperti ambulatori destinati alla presa in carico di bambini/adolescenti affetti da autismo e problematiche comportamentali.

Pertanto, chi volesse aiutarci, ci contatti o venga a trovarci presso la RSD ANFFAS Residence di Grandola ed Uniti (0344 30704 – – www.anffasmenaggio.com).

La messa in comune di tante energie e risorse è infatti la premessa indispensabile per la realizzazione del progetto di costruzione della casa della solidarietà “La Rosa Blu”.

Ringraziamo anticipatamente quanti vorranno sostenerci,

Il Presidente Organizzazione di Volontariato

Gianni Mazzetti

La Presidente Fondazione La Rosa Blu ONLUS

Luisa Caterina Mattu

Il Presidente ANFFAS ONLUS Centro Lario e Valli

Antonio Zucchi

Il Direttore Generale

Dott. Massimo Bottazzi

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